Milano Finanza – Rubrica “Trading Online”

La giornata di oggi per il Future sul FTSE/MIB è stata imprevedibile e poco decifrabile sotto molti aspetti, a partire da un rialzo senza volumi consistenti e nonostante dati macoeconomici non brillanti. Il punto della situazione viene riassunto in questa intervista pubblicata sul sito di Milano Finanza.

Aldrovandi, intuito e sentiment contrastano con i segnali tecnici long

di Giuseppe Di Vittorio – MF

Algoritmi e trading system segnalano già da oggi un’opportunità di risalita eppure il sentiment del mercato rimane negativo. Il contrasto è individuato da Alessandro Aldrovandi, future trader piemontese. Ma non sarà che incombono le trimestrali e quindi nessuno se la sente di prendere posizioni definite? “Può essere”, ha osservato il trader, “ma comunque oggi il mercato ha fornito un esplicito segnale long: Poi magari può essere una trappola rialzista, ma la struttura rimane”. Un imput confermato fra l’altro dal mercato americano, con l’S&P500 che si è portato sopra l’importante resistenza statica a 927. “Tutti i sistemi automatici che funzionano con breakout dei massimi”, ha osservato Aldrovandi, “oggi hanno fornito segnali di risalita”.
Anche il Nasdaq starebbe assumendo un atteggiamento positivo: il future sull’indice high tech è a quota 1.493, a un passo dall’importante barriera psicologica a 1.500. “Di solito quando i mercati si avvicinano a delle importanti soglie psicologiche vengono attratti da questi livelli, centrandoli”, ha precisato Aldrovandi.
Che fare dunque? “Si può entrare al rialzo con posizioni accorte”, ha specificato il trader, “magari incrementando la quantità sopra 19.650 punti”. Per i più prudenti è invece meglio attendere il ritorno sotto 19.300 e cavalcare tendenze ribassiste più definite. “Personalmente rimango ribassista”, ha specificato il trader, “la violazione del supporto indicato a 19.300 avrebbe come obiettivo la soglia psicologica a 19.000 punti, mentre lo stop loss lo collocherei a 19.510”. Per ora però sembrano dare ragione al trader solo i volumi, che non sono saliti nelle fasi di rialzo. Il ribasso verrebbe favorito anche dallo studio dei livelli di ritracciamento di Fibonacci. “A conti fatti”, ha precisato Aldrovandi, “il nostro mercato ha stornato solo per il 23,6%, troppo poco e statisticamente un livello poco significativo a fronte del 38,2% e del 50%”.