L’indice italiano sta attraversando una fase di debolezza. Molta attenzione ai falsi segnali. Long solo sopra 19.500.
Il mercato azionario italiano sta vivendo una fase di grandissima incertezza. Nonostante possa sembrare ancora impostato al rialzo se si considerano le trendline ascendenti tracciabili dai minimi di luglio (e, più recentemente, anche da quelli di settembre), in realtà dalla fine di ottobre è in corso una fase di ritracciamento che ha riportato le quotazioni dell’indice FTSE/MIB dal triplo massimo in area 19.500 fino al supporto di 18.500. Questa debolezza, però, risulta essere piuttosto contenuta, appena 1.000 punti, ed al momento non ha alcuna intenzione di accelerare ulteriormente al ribasso per innescare le prese di profitto. Al contrario, potrebbe essere solo momentanea, come semplice risultato di una grande e lenta battaglia in corso tra compratori e venditori di medio/lungo periodo, dato in queste ultime settimane si è assistito ad un preciso alternarsi di giornate positive e negative, alcune direzionali ed altre in stretto trading range.
In situazioni così indecise, l’analisi dei grafici risulta essere poco affidabile, in quanto ogni breakout potrebbe generare un falso segnale, così come altrettanto rischioso sarebbe l’assunzione di posizioni contro il trend principale: il superamento della trendline discendente o la violazione di quella rialzista non modificherebbero in sostanza la tenuta dei prezzi sui massimi del 2013 oltre quota 18.000, e questo è senza dubbio un aspetto positivo per il FTSE/MIB. L’aspetto negativo, invece, risiede nel fatto che molti indicatori/oscillatori si siano “scaricati” velocemente, pur rimanendo ancora lontani da livelli di “ipervenduto”.
Inoltre, c’è da tener presente che i principali mercati azionari di riferimento, come Dax e S&P500, non hanno ancora vissuto alcuna fase di debolezza e solo nelle ultime sedute sembrano avere il fiato corto e rimanere in stallo sui propri massimi assoluti. Qualora questi mercati dovessero cedere, anche il FTSE/MIB dovrebbe risentirne notevolmente.
In definitiva, dal punto di vista operativo, ogni operazione long è consigliata solo al superamento confermato del livello 19.500, mentre l’apertura di posizioni short potrebbe diventare conveniente alla violazione del supporto 18.500 con un primo (poco ambizioso) obiettivo a quota 18.100.
Grafico daily dell’indice FTSE/MIB