L’indice italiano FTSE/MIB continua a scendere quasi quotidianamente, con molta volatilità intraday, e registrando sempre performance molto negative: la più clamorosa (e forse meno prevedibile) si è realizzata oggi 10 agosto con una seduta chiusa a -6.5%. Dal solo inizio del mese di agosto l’indice italiano sta perdendo il 20% e non sappiamo se la settimana di Ferragosto (solitamente poco operativa) sia una manna dal cielo per frenare questo “panic selling” oppure un intoppo che comprima ogni velleità di rimbalzo e appiattisca i nostri portafogli sui valori attuali appena sopra 14.600. Vedremo quello che succederà. Infatti, anche se siamo tornati ai livelli del marzo del 2009 (due anni e mezzo fa) e i tre trend discendenti (successivi e sempre più inclinati, dalla “teoria di Dow”) sembrano già essersi abbondantemente sviluppati, ci sarebbero ulteriori spazi di ribasso fino a 12.500. In caso contrario, invece, la risalita dovrebbre essere molto forte in quanto il grafico daily del FTSE/MIB sembra poter ipotizzare la formazione di una “configurazione a V”, che a partire dal superamento di una resistenza in area 16.100 possa riportare le quotazioni vicino al livello 18.000 (FIGURA 1). Per gli appassionati analisi tecnica, è interessante segnalare il limite (spesso dimenticato) che hanno gli indicatori e gli oscillatori: il RSI, ad esempio, sebbene sia entrato nella zona di “ipervenduto” la settimana scorsa, l’indice ha continuato a scendere pesantemente per diverse sedute. E anche adesso che il valore del RSI è prossimo allo 0, nulla vieta che il mercato registri ancora qualche chiusura negativa o in parità.
FIGURA 1 – Analisi di MEDIO-LUNGO termine sul Future FTSE/MIB
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Passando all’analisi di breve periodo del FTSE/MIB (grafico orario), a differenza di altre situazioni e/o periodi, la lettura del mercato rimane esattamente la stessa rispetto ad un orizzonte temporale più esteso. Ci sono spazi per scendere ancora (l’oscillatore RSI è appena entrato nella fascia di “ipervenduto”) e le quotazioni rimangono ampiamente al di sotto della propria media mobile a 25 e della trendline ribassista disegnata a partire da fine luglio. In merito ad una ripresa dei prezzi, invece, pur confermando il livello 16.100 come fondamentale per l’ingresso LONG, sarà possibile accumulare posizioni nella stessa direzione già a partire dal superamento di quota 15.850. Se si tratterà di una vera e propria inversione di tendenza, si conferma che il primo target rialzista è intorno all’area 18.000 con una resistenza intermedia vicino a 16.800.
FIGURA 2 – Analisi di BREVE termine sul Future FTSE/MIB
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