Il mercato azionario italiano risulta essere impostato al ribasso nel breve termine. Dopo un rally durato quasi due anni, il FTSE/MIB ha decisamente perso forza e, dopo aver realizzato un massimo a quota 22.590 lo scorso 10 giugno, ha invertito rapidamente la propria direzione di marcia fino a raggiungere un minimo a 21.130. Da quel momento, poi, i prezzi hanno ripreso a salire ma senza riuscire a confermare la rottura della resistenza posta in area 21.700, costituita dalla media mobile a 25 daily. Quindi, di nuovo una velocissima discesa che ha violato nella stessa seduta sia il già citato minimo che l’importante soglia dei 21.000 punti, per poi continuare fino al recente minimo di 20.280.
Al momento, il crollo del FTSE/MIB sembra essere davvero eccessivo anche rispetto alle ipotesi più pessimistiche: considerando anche che il gap up dello scorso 26 maggio è stato chiuso, per le prossime settimane è prevedibile attendersi un arresto di questo ribasso e, di conseguenza, una fase di congestione.
Però, è ancora presto per iniziare ad accumulare posizioni rialziste. Questi prezzi, anche se bassi, non sono ancora una “buona occasione di acquisto”, in quanto la recente rottura della trendline rialzista di medio periodo indica un ulteriore calo delle quotazioni, che potrebbe caratterizzare tutto il periodo estivo. Le operazioni long saranno convenienti solo al ritorno sopra 21.800.
Pertanto, dal punto di vista operativo, l’analisi grafica ci suggerisce nell’immediato un piccolo rimbalzo del FTSE/MIB e un successivo periodo di trading range compreso tra i livelli 20.500 e 21.000. Dopodiché, l’eventuale violazione del supporto a 20.280 porterà inevitabilmente i prezzi fino all’area 19.750/19.900. Nella peggiore delle ipotesi non è esclusa neppure una debàcle fino all’importantissimo supporto di 18.800. Sotto quest’ultimo livello, però, si andrebbe a compromettere anche l’impostazione di lungo periodo di Piazza Affari.
Grafico daily dell’indice FTSE/MIB