Finanza Operativa, Portfolio TV Summer

Il giornalista televisivo Davide Romano, conduttore della trasmissione PORTFOLIO (in onda su TELENOVA ogni martedì alle ore 23:00) ha intervistato il nostro trader Alessandro Aldrovandi.
Si parla di mercati finanziari, oro e portafogli.

D. Iniziamo subito dal nostro indice: è quasi un anno che resta nella fascia tra i 15mila e i 18 mila punti. Dopo le parole di Draghi si può sperare che sia la volta buona per vedere il nostro Ftsemib entrare in una fase positiva che possa tornare oltre i 20 mila? Quali sono le vostre previsioni al riguardo?

R. Le indicazioni fornite recentemente dalla Bce in materia di politica monetaria sono state molto chiare, per cui auspichiamo davvero che, esattamente come già avvenuto nel luglio del 2012, l’autorevolezza e credibilità di Draghi possano dare una spinta ai mercati azionari europei, e soprattutto a quelli più compressi come quello italiano. Effettivamente, dal punto di visto tecnico, in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un grande volatilità sull’indice Ftsemib, con un ampio trading range compreso tra i minimi in area 14.800/15.000 e massimi a quota 17.650/18. 000. Al momento ci troviamo nella parte bassa di questa congestione e nel breve ci attendiamo un rimbalzo piuttosto robusto, nonostante l’approssimarsi del periodo estivo. Comunque, la direzionale definitiva di medio/lungo periodo verrà decisa solo in autunno, quando torneranno sotto i riflettori le variabili macro della nostra economia (Debito pubblico, Deficit, Pil, ecc…), anche in considerazione del fatto che buona parte delle entrate fiscali “Salva Italia” sono state rimandate a quel periodo. Per cui, tutti i nodi verranno al pettine: se ci sarà negatività, potremmo tranquillamente rivedere livelli vicino ai 12.000 punti indice, mentre un recupero dell’ottimismo dovrebbe manifestarsi con un movimento esplosivo al rialzo ben oltre quota 20.000. Poichè l’indice italiano è rimasto decisamente indietro rispetto ad altri mercati come il Dax o lo S&p500, che hanno già superato i propri massimi del 2007, i prezzi potrebbero accelerare addirittura fino a 21.800 o 23.300.

D. Gli Usa sembrano in una fase di recupero dell’economia. Almeno questa è la direzione delle dichiarazioni della banca centrale Usa, prima di iniziare a ridurre l’enorme liquidità immessa nel mercato. Questo cosa vorrà dire per il cambio Euro/Dollaro?

R. Fin dall’inizio della crisi finanziaria, la banca centrale americana ha adottato misure di politica monetaria drastiche e molto lungimiranti. Tant’è che l’economia Usa mostra già buoni segnali di ripresa, a parte alcuni problemi ancora presenti sul mercato del lavoro. E’ vero che Bce ha poteri limitati rispetto alla Fed, ma quest’ultima si è mossa prima e con maggiore incisività attraverso il meccanismo dei “Quantitative Easing”. Ora che la situazione economica sta migliorando …leggi tutta l’intervista