Fine corsa per il FTSE/MIB. Obiettivo a 21.800

Il mercato azionario italiano è decisamente impostato al rialzo nel medio/lungo termine, anche grazie ad una successione di ampie “configurazioni a V” che nell’ultimo anno ha permesso al Future FTSE/MIB di superare sempre i precedenti massimi. La salita delle ultime settimane, però, sembra essere stata davvero eccessiva in quanto molti indicatori/oscillatori cominciano a trovarsi in una zona di ipercomprato: le quotazioni, infatti, hanno ulteriormente strappato al rialzo con il superamento senza pullback del massimo precedente a 21.930, fino a superare di slancio (e di molto) la soglia psicologica dei 22.000 punti.

Sebbene non vi siano segnali di inversione molto decisi, con il raggiungimento del nuovo top sul livello 22.575 (massimo del 9/6 u.s.) diventa necessaria almeno una fase di consolidamento, se non di vero e proprio ritracciamento. Probabilmente qualche operatore prenderà beneficio degli ottimi risultati ottenuti finora, mentre altri si limiteranno a coprire il portafoglio azionario esistente.

Dal punto di vista operativo, pertanto, diventa molto rischioso continuare ad accumulare posizioni long sul FTSE/MIB: sarà più conveniente aspettare un ribasso per acquistare a prezzi migliori. Al contrario, potrà essere vantaggioso assumere posizioni short alla violazione del supporto posto a 22.250 ponendosi come obiettivo il raggiungimento del livello 21.800.

Se il mercato dovesse scendere ulteriormente, magari a causa di un sentiment ritornato negativo sul pesante settore bancario (con gli aumenti di capitale “salva banche” e le recenti indagini sui tassi “usurari”), le quotazioni del future potrebbero crollare addirittura fino a quota 20.760, dove è presente un gap up daily ancora aperto.

 

Grafico daily del future FTSE/MIB

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