Nonostante il rally che ha caratterizzato l’andamento delle principali Borse mondiali nelle ultime settimane, le quotazioni del BUND non ne hanno affatto risentito. Il classico trasferimento di flussi finanziari dall’obbligazionario all’azionario, infatti, non si è verificato, ma al contrario, complice anche la dichiarata volontà della Bce di voler mantenere a lungo una politica monetaria espansiva, l’obbligazionario tedesco ha ripreso quota rimbalzando dal minimo di 136,42 fino a riportarsi sopra la media mobile a 25 daily in area 138,5.
Anche la trendline ribassista di medio periodo tracciabile dal massimo dello scorso luglio a quota 142,37 è stata superata al rialzo, ma sarà solo la rottura della resistenza statica sul livello 139 a confermare la positività del mercato.
Al momento, comunque, è più facile prevedere l’estensione di questa attuale fase di lateralità, per poi attendersi la continuazione del trend ribassista in un’ottica di medio/lungo periodo: sotto quota 137, infatti, il primo target individuabile si trova sul supporto di 135,30 (minimo relativo del marzo 2012), mentre quello successivo è costituito dal triplo minimo realizzato nell’autunno del 2011 in area 133.
Grafico daily del BUND