Analisi settimanale sul BUND

Nelle ultime settimane, l’incertezza e la lateralità che hanno accompagnato l’andamento delle principali Borse azionarie ha inciso molto positivamente sulle quotazioni del BUND.

Dopo un mese di settembre molto positivo, con i prezzi che sono passati dal minimo di 136,42 ad un massimo relativo a quota 140,87, successivamente l’obbligazionario tedesco ha realizzato anche una configurazione a V che ha visto un immediato ritorno oltre l’area 141. E proprio la scorsa settimana, anche quest’ultima resistenza è stata superata al rialzo fino a raggiungere l’area intorno a 142,35, corrispondente ai massimi relativi di luglio.

Per quanto l’impostazione del mercato sia decisamente rialzista nel breve/medio termine e non vi siano alcun segnale di debolezza, risulta evidente come i prezzi non sia adeguati alle reali condizioni macroeconomiche europee, di cui il BUND è il miglior termometro. Molto probabilmente si tratta di una bolla speculativa che sta raggiungendo il proprio culmine in virtù del comportamento disallineato della BCE rispetto alla FED (pronta al Tapering) e che, prima o poi, vedrà crollare violentemente le quotazioni ben al di sotto dell’importante supporto di 136,42.

Pertanto, dal punto di vista operativo, non è escluso un ulteriore stappo rialzista dell’obbligazionario tedesco fino alla soglia dei 143 punti, ma bisognerà valutarlo attentamente in quanto potrebbe trattarsi di un falso segnale. Di sicuro, comunque, al momento il mercato non è negativo e non dovranno essere aperte posizioni short o di copertura prima della violazione del livello 138,78.

 

Grafico daily del BUND

20131104BUND