Meglio operare in intraday

Dall’intervista di TREND-ONLINE.com al nostro trader Alessandro Aldrovandi

1) Sblocco sulla Grecia. Come muoversi nel breve?

Nelle ultime sedute le quotazioni delle principali Borse europee hanno ripreso vigore, grazie alla convinzione che un accordo in extremis con la Grecia si troverà. L’aspetto più importante è capire quando scadrà l’ultimatum, perchè è oramai parecchio tempo che il problema viene rimandato di settimana in settimana. Il primo importante appuntamento per il governo ellenico è fissato per il 30 giugno, con il rimborso al Fondo Monetario Internazionale di 1,55 miliardi di euro. Ma non dobbiamo dimenticare che dal giorno dopo e fino al 20 agosto la Grecia dovrà restituire altri 7,27 miliardi di euro tra FMI e Banca Centrale Europea. Al momento è impossibile sapere come verrà ristrutturato questo debito, anche perchè i nuovi prestiti saranno sicuramente di importi inferiori.
Pertanto, dal punto di vista operativo, la prudenza è d’obbligo. Inutile cercare il momento opportuno per acquistare sulla notizia positiva e/o vendere su quella negativa, in quanto le news si alternano frequentemente creando falsi segnali, a causa delle dichiarazioni dei vari leader politici.
Per chi può, molto meglio operare in intraday senza mai rimanere in overnight.

2) Quali prospettive a Piazza Affari per la seconda metà dell’anno?

Come già detto, tutto dipenderà dalla risoluzione del problema greco e dalle tempistiche di rimborso dei debito. Lo scenario sul mercato italiano, probabilmente, sarà più chiaro alla fine di agosto, mese di solito molto incerto nella propria direzionalità. Osservando un grafico weekly dell’indice FTSE/MIB, risultano chiari due livelli: in caso di positività, la rottura confermata della resistenza posta in area 25.000 dovrebbe generare un movimento esplosivo al rialzo fino a quota 30.000; al contrario, invece, una eventuale discesa dei prezzi potrebbe anche arrivare fino al supporto di 20.000 senza che venga alterata l’attuale struttura rialzista di lungo periodo.

3) L’Europa ha sofferto ma l’euro si è rafforzato. Perchè? E soprattutto cosa farà adesso il dollaro?

Rispetto ai minimi di marzo in area 1,05, è assolutamente vero che l’euro ha ripreso vigore rispetto al dollaro, ma è altrettanto vero che si è trattato di rimbalzo tecnico avvenuto in concomitanza con altri fattori. L’aspetto tecnico riguarda il fatto che la risalita del cambio è avvenuta con molta volatilità e arrestandosi sempre sulla forte resistenza di 1,15, tant’è che negli ultimi due mesi le quotazioni sono oscillate proprio tra l’1,15 e 1,10. In merito agli altri fattori che hanno contribuito a questo movimento sono da citare l’ondata di vendite che ha caratterizzato il mercato americano in quel periodo (S&P500 crollato improvvisamente a 2.070, anche se poi ha recuperato totalmente) e il ripensamento della Fed sulla tempistica del rialzo dei tassi Usa (prima previsto per giugno, poi rimandato a settembre, ipotizzato per fine anno, ma non escluso che avvenga addirittura nel 2016).
A nostro parere, il cross euro/dollaro è destinato alla parità, per cui preferiamo seguire i segnali short piuttosto che quelli long. Il primo segnale di negatività si trova sul livello 1,1060, alla violazione del quale il biglietto verde dovrebbe rivalutarsi velocemente, almeno fino al già citato minimo di 1,05.

4) Telecom che ha registrato il boom su Inwit. Il settore delle Tlc è in fermento anche a livello europeo. Quali considerazioni per chi volesse puntare su Inwit? E su Telecom?

Riguardo a Inwit, anche se è impossibile fare analisi tecnica per mancanza di grafici, i fondamentali sono buoni e lo dimostra l’interesse degli investitori sia in fase di Ipo che di negoziazione in queste prime sedute su Borsa italiana. L’augurio è che lo scorporo da Telecom non sia stato solo un modo per valorizzare momentaneamente questo ramo d’azienza e spolpare la stessa capogruppo di un asset importante, come invece è avvenuto in passato sia con la gestione Colaninno/Gnutti che Tronchetti Provera/Pirelli. Il buon andamento generale del settore favorirà anche questo titolo per un po’ di tempo, poi sarà necessario che non entri nel dimenticatoio e che la società venga ben gestita.
In merito a Telecom, invece, il timing dell’operazione Inwit è stato perfetto perchè avvenuto proprio in concomitanza con valutazioni elevate nel settore Tlc. Inoltre, l’ingresso del nuovo socio di riferimento Vivendi non potrà che ampliare gli orizzonti operativi e permettere di trovare sinergie ed economie di scala. E’ molto probabile che il titolo in Borsa sovraperformi l’indice del mercato mantenendo questo trend positivo fino all’ambizioso obiettivo di 1,263 euro.

5) Saipem che punta sulla Russia con Turkish Stream. Conviene investire sul titolo?

Dopo parecchio tempo, durante il quale il titolo Saipem è riuscito a perdere il 50% del proprio valore di Borsa nell’ultimo anno, finalmente possiamo leggere una notizia positiva (anche se indiretta) relativa alla società: la settimana scorsa, infatti, è stato firmato un accordo tra Grecia e Russia per il passaggio nel territorio greco del gasdotto Turkish Stream, un progetto nato nel 2014 con la funzione di portare in Europa il gas russo bypassando l’Ucraina. Saipem ha buone probabilità di ottenere l’assegnazione di nuovi contratti per la costruzione del tratto passante in Grecia, dato che partecipa già al progetto Turkish Stream sia in Russia che in Turchia. Se così fosse, la società potrebbe fare un salto di qualità per ricoprire un ruolo sempre più importante nel settore delle infrastrutture del gas in Europa.
Pertanto, dal punto di vista operativo, un accumulo sul titolo potrebbe essere conveniente, anche in considerazione del fatto che sul grafico settimanale sono presenti due minimi crescenti: il primo realizzato a 7,085 euro in gennaio, mentre il secondo è quello della scorsa settimana a 9,030 euro. La risalità, purtroppo, sarà lenta ed avremo una conferma definitiva sull’inversione dell’attuale trend negativo solo al superamento del livello 12,63 euro.