Il primo supporto del FTSE/MIB è a 17.600

Piazza Affari ha violato al ribasso alcune trendline e supporti importanti. Attenzione ai livelli 17.600 e 17.200. Improbabile un rally natalizio.

Il mercato azionario italiano sta attraversando una fase piuttosto negativa. Dallo scorso venerdì, infatti, le quotazioni del Future FTSE/MIB sono passate da un massimo relativo a quota 19.190 fino alla chiusura di ieri sul livello 17.985, realizzando una performance pari al – 6,2%. Inoltre, è stata violata al ribasso la trendline rialzista di medio periodo tracciabile dai minimi di luglio, nonché il canale discendente che aveva caratterizzato la debolezza apparsa già nel mese di novembre dopo che i prezzi non aveva avuto la forza di superare la resistenza posta a 19.500 (triplo massimo). Infine, proprio nella seduta di ieri, il raggiungimento dell’importante supporto di 18.150 ha generato una ulteriore accelerazione ribassista che ha portato il future a chiudere sotto la soglia dei 18.000 punti.

Dopo il rally di questi mesi, un ritracciamento era abbastanza probabile, così come altrettanto prevedibile era la modalità con cui sta avvenendo: solitamente, infatti, dopo un lento e prolungato movimento direzionale fatto a piccoli passi, quasi sempre segue una violenta e velocissima inversione di tendenza, anche se solo di breve/medio periodo. E, al momento, l’analisi grafica del FTSE/MIB ci suggerisce che le quotazioni potrebbero scendere ulteriormente.

La rottura della trendline rialzista di medio periodo è un fattore molto importante e se anche durante la prossima settimana potremmo assistere a qualche giornata positiva, si tratterà solo di un pullback di conferma. Altrettanto significativa è la violazione del supporto del canale discendente, il cui obiettivo potrebbe diventare addirittura il livello 17.200, previo l’incontro con un altro importante supporto posto a 17.600.

In sostanza, nella peggiore delle ipotesi, la recente discesa del mercato potrebbe continuare ancora per qualche settimana, fino ad arrestarsi nell’area compresa tra 17.200 e 17.600. Dopodiché, nei primi mesi del prossimo anno, salvo problemi di natura politica o macroeconomica, su quest’ultimi livelli potrà essere conveniente ricominciare a costruire posizione rialziste sull’azionario italiano (FIGURA 1).

 

FIG.1 – Analisi di medio periodo sul Future FTSE/MIB

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Infine, a differenza degli anni precedenti, riteniamo sia difficile assistere al cosiddetto “Rally di Natale”. Non solo perché, come detto, la discesa è appena cominciata ma anche perché nel 2013 la cabala/statistica che accompagna i mercati finanziari (per chi ci crede…) è stata completamente disattesa: in maggio, solitamente, le quotazioni scendono, mentre invece quest’anno sono salite di parecchio; stessa situazione in settembre: mercato in accelerazione rialzista quando nel passato il periodo è stato quasi sempre negativo. In ultimo, è dimostrabile statisticamente che il famoso rally natalizio è strettamente correlato al buon andamento delle prime cinque sedute del mese di dicembre…e non sembra proprio essere il nostro caso!

Comunque, ripetiamo, l’importante è che non si scenda sotto 17.200, altrimenti il mercato tornerebbe all’interno di quell’ampio trading range che ha caratterizzato buona parte del 2013 e dal quale sarà poi davvero difficile uscire ancora nel breve termine.