Tentativi di rimbalzo per il FTSE/MIB

Sia la crisi della Cina che l’aumento dei tassi Usa creano molta volatilità. Possibili ulteriori ribassi fino a 20.000; per la positività bisogna aspettare almeno quota 22.500. Occasione di acquisto sul pullback in corso a 21.750.

Pur rimanendo impostato al rialzo nel lungo periodo, il mercato azionario italiano sta attraversando un momento molto difficile. Fino a prima di Ferragosto, la compressione di volatilità e il costante tentativo dell’indice FTSE/MIB di rimanere vicino alla resistenza dei 24.000 punti, potevano essere interpretate come una fase di accumulazione in attesa di un movimento esplosivo al rialzo. Invece, in poche sedute, le quotazioni sono crollate violentemente fino a sfiorare il livello 20.000 (-16%) a causa della concomitanza di due eventi: la crisi cinese e il prematuro ritracciamento delle Borse americane.

Nel primo caso, effettivamente, pochi operatori si erano accorti della bolla immobiliare in corso, passaggio obbligato per tutte le economie emergenti, a cui si sono aggiunte all’improvviso stime del Pil cinese inferiore alle attese nei prossimi anni, con un effetto domino su tutti gli altri mercati asiatici, compreso il Giappone. Riguardo agli Usa, invece, non è una novità che la Fed abbia deciso di aumentare i tassi di interesse entro la fine dell’autunno: già dall’inizio del 2015 ha esplicitamente dichiarato di considerare raggiunti gli obiettivi macroeconomici (inflazione al 2% e disoccupazione al 6%) tali da permettere l’inizio di una politica monetaria restrittiva e pertanto questo storno dei prezzi era abbastanza prevedibile.

FIGURA 1 – Analisi di lungo periodo sull’indice FTSE/MIB

fib lungo

La FIGURA 1 illustra chiaramente, ed in modo piuttosto semplice, l’incertezza che regna sul mercato. I prezzi del FTSE/MIB, infatti, si trovano ancora lontani dalla già citata resistenza a quota 24.000, da cui sono stati respinti più volte dallo scorso aprile, ma pur avendo arrestato la recente discesa, non hanno affatto escluso l’ipotesi che il supporto dinamico dei 20.000 punti possa essere nuovamente raggiunto. In pratica, Piazza Affari rimane debole nel breve termine e non vi sono segnali di inversione, così come segnala anche l’indicatore Macd.

Dal punto di vista operativo, quindi, l’apertura di posizioni short è consigliabile solo alla rottura ribassista del livello 21.000, mentre la positività può essere individuata già al superamento di quota 22.500, confermata in chiusura daily, con successivi step a 22.810 e 23.125. Per i più ottimisti, si segnala un pullback in corso derivante dalla violazione rialzista della trendline discendente tracciabile dai massimi di agosto: se i prezzi non dovessero scendere sotto l’area 21.800/21.750, potrebbe trattarsi di una buona occasione di acquisto, anche grazie ad un Macd lievemente positivo (FIGURA 2).

FIGURA 2 – Analisi di breve periodo sull’indice FTS/MIB

fib corto